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Monday, June 07, 2010

Evergreen Interview to Simonetta Ronco, "Simhearth Salukis"


Simhearth Rufus

Riporto con gran piacere una intervista fatta alla Dr.ssa Simonetta Ronco, titolare dell'allevamento Simheart. E' sempre valida ed interessante anche se gliel'ho fatta qualche anno fa. Eccola:








INTERVISTA ALLA DR. SIMONETTA RONCO, MEDICO VETERINARIO E TITOLARE DELL'ALLEVAMENTO DI SALUKI "SIMHEARTH".





1) Cosa ti ha portato a scegliere di allevare questa antichissima razza, ancora quasi sconosciuta?

*** Il mio “primo amore” tra i levrieri sono stati i barzoi, visti da bambina ed avvicinati da adulta, ho avuto due femmine di questa razza e una cucciolata, e iniziando a frequentare le esposizioni mi sono innamorata del Saluki, più primitivo e naturale sia dal punto di vista morfologico che caratteriale. ***


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2) Ci sono problemi nell'allevamento dei Saluki? Intendo dire dal punto di vista della salute, tipo malattie ereditarie tipiche ecc.

*** Poiché il Saluki è stato allevato per molto tempo per la caccia a vista ed è una razza poco diffusa, ha mantenuto quelle caratteristiche di rusticità e robustezza che spero noi allevatori europei riusciremo a preservare nel tempo continuando a selezionare animali sani ed equilibrati. Ho notizia di alcuni problemi tipo epilessia ed alcune miocardiopatie che però sono molto limitati quantitativamente rispetto ad altre razze. Nella mia esperienza di veterinario ho raramente seguito razze longeve e rustiche come il Saluki. ***


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3) I tuoi cani sono allevati in casa o ti avvali anche tu, come molti dell'uso di spazi chiusi per loro (tipo canile per intenderci)?

*** I miei cani vivono in casa con me, non amo l’allevamento in box che spersonalizza il rapporto. Hanno una loro stanza nella quale dormono e talvolta restano quando io non ci sono, il che è molto pratico, per il resto sono sempre liberi tutti insieme. ***


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4) Qual'è e perchè il tipo di allevamento che tu pratichi? inbreeding, linebreeding outcrossing

*** Dipende dalla situazione e da ciò che voglio ottenere, in generale penso che il linebreeding consenta di identificare e cercare di avvicinare il più possibile un tipologia che si ritiene particolarmente interessante. Penso che ascendenti comuni siano da ricercare nel pedigree dei riproduttori. ***


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5) Qual'è o quali sono i "fondatori" del tuo allevamento?

*** Ho preso la mia prima Saluki da una cucciolata nata in Italia in casa  di una collega, vista quasi per caso. Mi era piaciuta tantissimo e mi ha dato grosse soddisfazioni. Ho poi conosciuto i cani scandinavi ed in particolare i chocolate allevati dall’affisso Wallaby’s finlandese, di cui ho sempre apprezzato molto anche la costruzione e la sostanza, e ho deciso di importare un maschio. A quel punto è incominciata l’avventura! ***


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6) C'è uno o più saluki che hanno un posto particolare nel tuo cuore?

*** La mia capostipite Sherazade è sempre stata, lo ammetto, la prediletta. E’ morta a maggio a 15 anni ed è stato un grande dolore. Non aveva un carattere per nulla arrendevole ma era veramente una regina. ***


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7) Tu sei l'unica allevatrice in Italia ad avere dei Saluki chocolate, come mai? Intendo dire, hai una preferenza per questo colore e perchè?

*** Si, il chocolate mi piace particolarmente anche se probabilmente non è il colore originario né il più tipico, è piuttosto difficile e molto giudici non lo apprezzano. Io lo ricerco anche se non è molto facile ottenerlo. ***


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8) Puoi raccontarci cosa succede dal momento del parto in poi, cioè per esempio a che età i cuccioli vengono svezzati e come, le prime regole di buona educazione, quando li metti a contatto con gli adulti?

*** Una delle cose che maggiormente apprezzo in questa razza è il fatto che sia stato mantenuto integro il corredo comportamentale istintivo tipico del canide selvatico. Questo significa non avere problemi di parto né di allattamento o carenza di cure parentali. Personalmente non ho mai avuto un parto cesareo né mai allattato artificialmente un cucciolo. Sono inoltre contraria allo svezzamento precoce: incomincio a nutrire i piccoli a 25-30 giorni, quando proprio hanno fame! Tengo la femmina con i cuccioli separata non molto rigidamente dagli adulti, c’è molto rispetto e codificati comportamenti di branco tra adulti e cuccioli.Dopo lo svezzamento li lascio spesso tutti insieme (non da soli però). Penso che queste caratteristiche istintive siano assolutamente da preservare, cosa che mi rende molto scettica anche sull’utilizzo della fecondazione artificiale,oggi utilizzata in alcune razze.
Le regole di buona educazione, nota dolente nel rapporto con il Saluki: ci vogliono pazienza enorme ,nervi saldi e una tendenza di fondo all’anarchia!
Mi sembra fondamentale ricordare che è un cane intelligentissimo, semplicemente indocile e molto indipendente, quindi pretendiamo pure da lui almeno che rispetti le regole basilari della convivenza e che si abitui al richiamo. ***


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9) C’è molta differenza caratteriale tra maschio e femmina?

*** I maschi sono, almeno nella mia esperienza, più solari e allegri e anche più docili, le femmine sono più riservate e diffidenti. ***


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10) Il Saluki è un cane per tutti? Perché?

*** Già  quanto detto sull’educazione fa pensare che il Saluki non sia un cane per “principianti” a causa suo carattere poco docile e piuttosto selvatico. Inoltre non è molto giocherellone,altra caratteristica primordiale, quindi lo ritengo poco adatto ai bambini. E’ invece facilmente adattabile alla vita in città, purché abbia un proprietario che non mortifichi la sua necessità di movimento. ***


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11) Come ti regoli nella scelta di chi ti chiede un cucciolo o comunque un esemplare di Saluki? Attui una selezione dei richiedenti?

*** Nella scelta del proprietario per un mio cane tendo a privilegiare coloro che hanno già esperienza con i levrieri o comunque che hanno già avuto altri cani. Inoltre cerco di indagare se ciò che vogliono da un cane è compatibile con quello che un animale così particolare può dare loro, per evitare convivenze che renderebbero infelici sia il cane che le persone. ***


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12) Ti è capitato di rifiutarti di cedere un cucciolo a qualcuno?  Perché?

*** Sulla base delle precedenti osservazioni ho vivamente sconsigliato in qualche caso persone che richiedevano caratteristiche comportamentali diverse da quelle che un Saluki può offrire. ***


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13) Ti è mai capitato di doverti riprendere un Saluki, perché?

*** Nonostante tutte le precauzioni sopraddette, mi è capitato in due casi di riprendere un cane. Ritengo che sia dovere dell’allevatore serio mantenere contatti con i nuovi proprietari e occuparsi di quei casi in cui si presentino problemi. Un cane non è un oggetto che una volta venduto non interessa più. Dico sempre a tutti coloro che prendono un Saluki da me che mi informino di qualsiasi problema e che se la convivenza non funzionasse mi riportino il cane. In uno dei due casi ho deciso io di riprenderlo dopo pochi giorni perché era tenuto, nonostante assicurazioni diverse sempre fuori in un luogo non recintato: questo per me non va bene, oltre a una situazione che ritengo pericolosa penso che un cucciolo, e non solo di Saluki ma di qualsiasi tipo, debba condividere la vita dei suoi proprietari e vada tenuto in casa. ***


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14) Ultima (forse) domanda a te come medico veterinario, non strettamente collegata alla razza che allevi ma ad un argomento di attualità: cosa ne pensi della legge che dovrebbe entrare in vigore circa il divieto di amputare coda e orecchie (o comunque di praticare interventi chirurgici) a soli fini estetici?

*** Premesso che personalmente preferisco razze rustiche che non necessitano di alcun tipo di intervento chirurgico né estetico, devo dire, rischiando l’impopolarità, che non sento molto il problema del taglio orecchie o coda. Penso come veterinario e appassionata di animali in generale, e certo non solo di cani di razza, che i maltrattamenti veri siano ben altri. Se penso ai cani da esposizione credo che passare anni chiuso in un kennel senza mai fare una corsa in un prato per l’ossessione del pelo, oppure selezionare morfologie esasperate che impediscono una vita normale o, ancora, non avere un proprietario bensì passare di mano in mano fino allo sfinimento, siano molto ma molto peggio di un taglio orecchie. Ebbene si,  lo confesso,  a me un bel dobermann piace con le orecchie e la coda corti. ***
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Grazie Simonetta per la bellissima intervista, davvero molto interessante!



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