***************I REQUISITI per il donatore di sangue sono rigidi: dev' essere sano, di taglia media o grande, pesare almeno 20 chilogrammi, avere un' età compresa fra quindici mesi e 9 anni, trovarsi in regola con vaccini e profilassi. E, gentilmente, abbaiare.
A Sasso Marconi nasce il Centro Trasfusionale Veterinario, una banca del plasma per Fido.
L' ha realizzata Renato Magliulo, specialista in etologia applicata e benessere animale. Bolognese, 50 anni, ex bersagliere, ha incentrato studi e attività professionale sulle trasfusioni di sangue canino: qualche tempo fa ha venduto l' ambulatorio che aveva in città e s' è dedicato interamente a questo progetto, messo in piedi a giugno ma finora impantanato nell' iter burocratico.
Il Ctv, questa la sigla, opererà nella struttura della Clinica veterinaria dell' orologio.
Magliulo già nel 2001 aveva aderito al progetto della Emoteca Veterinaria Felsinea a San Lazzaro, prima banca pubblica di sangue animale in Italia. Finora, però, tutti gli operatori erano stati scoraggiati dalle incertezze normative.
DOPO un lungo silenzio, il Ministero della Salute è intervenuto nel 2007 dettando linee guida alle Regioni sulle trasfusioni, ora consentite solo con sangue intero (non emoderivati) e solo per cavalli, cani e gatti. Per i felini, però, l' operazione è complicata: tenere buono un gatto con l' ago in vena per 8-12 minuti, il tempo del prelievo, richiede l' uso di sedativi.
Al momento il Ctv opererà solo su cani,e di buona indole. «Ho richiesto tutte le autorizzazioni - dice Magliulo -, il mio centro si propone di operare nel rispetto della nuova normativa e, soprattutto, del benessere del cane. Non facciamo donare un animale che non è psicologicamente idoneo.
Il sangue sarà a disposizione di tutti i veterinari che ne faranno richiesta, al contrario dei centri universitari che di solito lo raccolgono solo ad uso interno, per i propri pazienti. E presto apriremo anche ai gatti».
Il primo a provare i nuovi macchinari è stato il suo cane Plauto, un meticcio nato a Sarsina (proprio la città del commediografo latino), donatore come il suo proprietario: «Qualche anno fa ha salvato la vita al Dogo argentino di un mio collega. Gli animali conoscono l' altruismo, se i padroni se ne fanno interpreti». I gruppi sanguigni canini sono circa venti, di cui sette identificati: il più particolare, nel gioco di compatibilità, si chiama DEA 1.1, neanche fosse un software per Windows. La trasfusione serve in caso di ferimenti, ma anche per curare malattie croniche e rimediare all' avvelenamento da esche per topi. Prima del prelievo il cane effettua gratuitamente gli esami di rito, poi i maschi idonei donano ogni tre mesi, le femmine due volte l' anno. Esattamente come i padroni, che quasi sempre sono donatori anche loro. E se per i bipedi la ricompensa è la merendina col succo di frutta, ai cani tocca una dose supplementare di mangime. Il Centro fornirà a Fido una tesserina con foto e gli garantirà premi-fedeltà: una medaglietta alla decima donazione, una coccarda alla ventesima. Per i più bravi, razione doppia di biscotti. E la chiamano vita da cani.
Spero che questa iniziativa non rimanga isolata ma si diffonda presto anche in altre regioni!!!